I legali del Comune e quelli di Aldo Taddeo dovranno incontrarsi per mettere nero su bianco la bozza di accordo per la riapertura e l’utilizzo dello stadio Braglia. Almeno 150 mila euro è la cifra da mettere sul piatto in anticipo per tutta la stagione

Almeno 150 mila euro, più i costi per l’utilizzo dei locali adibiti a sede non quantificati nel tariffario comunale. Questo il Comune chiederà ad Aldo Taddeo per riaprire lo stadio Braglia a partire dalla gara del 29 ottobre contro il Padova. Dopo l’incontro di ieri sera ora tocca ai legali del nuovo patron canarino comunicare quali sono le esigenze del club e di contro dai professionisti di Piazza Grande arriverà la quantificazione economica da qui a fine stagione. Conti presto fatti, da qui al termine del campionato, eventuali playout esclusi, il Modena dovrà ancora disputare quattordici gare casalinghe dal prezzo unitario che oscilla fra i 6 e i 9 mila euro a seconda della necessità di illuminazione. Si tratta quindi di un totale fra gli 85 e i 120 mila euro circa, a cui andrà sommato il costo dello Zelocchi per gli allenamenti settimanali, ovvero 100 euro l’ora che diventano 130 con l’illuminazione. Ecco, dunque, che la cifra di 150 mila diventa quella più realistica per le necessità del club, esclusi i locali della sede per cui non è pubblicamente quantificato il prezzo. Al commissario giudiziale Trenti, poi, sono stati notificati i crediti dell’Amministrazione che rientrano nel concordato preventivo: si tratta di un milione e 71 mila euro comprensivi del debito contratto per il mancato pagamento di tre rate del mutuo sullo stadio, il rimborso per la manutenzione straordinaria del manto erboso, il rimborso delle spese di pulizia, l’imposta di pubblicità per gli anni dal 2014 al 2017, la Tari non versata nel 2015 e 2016 ed anche contratti di sponsorizzazione risalenti al periodo 2010-2013.