Una famiglia modenese è rimasta intossicata a causa di una pianta molto simile allo zafferano. Si tratta di un avvelenamento dovuto al colchico autunnale, una pianta erbacea bulbosa altamente tossica che nei casi più gravi può portare anche alla morte

Un caso di avvelenamento da colchicina è stato registrato a Modena. Dopo il decesso di due persone avvenuto a Padova, il colchico autunnale conosciuto come ‘zafferano bastardo’, nella nostra città ha intossicato un’intera famiglia. Si tratta di una pianta erbacea bulbosa molto tossica che nei casi più drammatici può portare anche alla morte. Il bulbo germoglia in autunno e ha un fiore rosa violaceo, molto simile allo zafferano da confondere. Una famiglia residente nel modenese composta da padre, madre e figlio di 26 anni, lo scorso 13 settembre si è rivolta al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena lamentando sintomi da gastroenterite. Dopo le dovute analisi è stato riscontrato che i tre celavano un avvelenamento da colchicina. La sera prima avevano mangiato un risotto fatto con il finto zafferano raccolto nei boschi di San Clemente, una frazione vicino Bologna. Tutti e tre sono stati ricoverati in Osservazione breve intensiva e grazie alle cure ricevute, stanno bene e sono stati dimessi. Il colchico autunnale è una pianta altamente tossica che non bisogna neanche toccare perché il solo contatto può causare danni alla pelle, se viene ingerita può provocare anche la morte. Per l’avvelenamento da colchicina non esistono antidoti specifici, nel caso della famiglia modenese è stata effettuata una lavanda gastrica e la somministrazione di carbone vegetale per assorbire la tossina.