E’ tornato in libertà l’ex sindaco di Palagano Domenico Guigli. Il gip del Tribunale di Firenze ha accolto le richieste degli avvocati difensori poiché non sussiste la possibilità d’inquinamento delle prove o reiterazione del reato

Nuovi sviluppi sull’inchiesta della Procura di Firenze legata al presunto giro di tangenti e favori che ha coinvolto l’ex sindaco di Palagano Domenico Guigli. Dopo l’arresto della scorsa settimana, assieme ad altri sette indagati nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di favori e tangenti che ha coinvolto Anas Toscana, il gip del Tribunale di Firenze ha accolto le richieste degli avvocati difensori per l’ex primo cittadino ed imprenditore della Stradedil di Boccassuolo. Guigli rimane iscritto nel registro degli indagati, ma può tornare in libertà, grazie alla revoca degli arresti domiciliari, poiché non sussiste né il pericolo d’inquinamento delle prove o di fuga, né la possibile reiterazione del reato. L’accusa che pende sulle sue spalle è quella di aver dato una mazzetta di 20mila euro a Roberto Troccoli, il principale indagato assieme ad Antonio Mazzeo con cui avrebbe spartito questo denaro, per ricevere in cambio un appalto per la sua Stradedil. Esito diverso, invece, per l’altro personaggio modenese coinvolto nella vicenda: nella sua deposizione il geometra Paolo Bertini, socio della ditta ‘Crovetti Dante’, accusato di aver messo sul piatto duemila euro per una vacanza di Capodanno pagata a Mazzeo non ha saputo far emergere elementi utili a modificare il suo quadro probatorio pertanto al momento rimarrà agli arresti domiciliari.