Sono 10 i comuni della provincia di Modena che hanno raggiunto l’obiettivo di produrre meno di 100 kg di rifiuti per abitante l’anno. Tutti gestiti da Aimag tranne uno in carico a Geovest. Da qui la richiesta della Rete Rifiuti Zero ai candidati sindaco di Modena di impegnarsi a fare lo stesso. In città il servizio è gestito da Hera

La Rete Rifiuti Zero dell’Emilia Romagna lancia una provocazione/proposta all’attuale e al futuro sindaco di Modena sulle politiche di raccolta e smaltimento dei rifiuti, chiedendo di fare anche per il capoluogo ciò che hanno già fatto dieci comuni della provincia di Modena, compreso Carpi. Dove Aimag presente in 9 di questi comuni con Porta a porta e tariffa puntuale ha fatto già scendere la percentuale di rifiuti prodotti sotto i 100 kg per abitante che è l’obiettivo 2020 della Regione Emilia Romagna. Modena oggi, dove il servizio è gestito da Hera è lontanissima da questo obiettivo. Sono 240 kg i rifiuti procapite indifferenziati prodotti ogni anno. Ed il recupero anziché il riciclo, porta molta della plastica differenziata all’interno dell’inceneritore. E’ proprio a frenare l’obiettivo dei 100 kg di rifiuti per Sandra Poppi, referente rete rifiuti zero Emilia Romagna, a Modena è proprio la presenza del super inceneritore gestito da Hera che nutrendosi di rifiuti indifferenziati avrebbe come nemico proprio la raccolta differenziata. Per raggiungere l’obiettivo sotto i 100 kg la rete rifiuti zero punta il dito anche sullo Sblocca Italia che ha contribuito ad aprire le porte dell’inceneritore a rifiuti speciali in continuo aumento da tutta Italia e che un nostro servizio ha dimostrato essere passati nel 2018 a 61 tonnellate ben oltre alla soglia autorizzata dei 50.000.

Nel video l’intervista a Sandra Poppi, Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna – WWF