I genitori dei giovani ritenuti responsabili della strage di Corinaldo sono sconvolti, nessuno era a conoscenza della seconda vita dei figli. Intanto oggi sono iniziati gli interrogatori di garanzia e Andrea Cavallari si è dichiarato estraneo ai fatti

Famiglie normali, ragazzi insospettabili: qualcuno lavorava, qualcun altro aveva appena finito gli studi. Così difendono i loro assistiti i legali dei sei giovani residenti nel modenese arrestati perché ritenuti responsabili della strage di Corinaldo. I genitori dicono di essere ignari della vita che i loro figli conducevano fuori da scuola eppure le impronte di Dna parlano chiaro: ad incastrare la banda l’impronta di sudore lasciata da Ugo di Puorto sull’innesco della bomboletta spray al peperoncino trovata sulla pista della discoteca Lanterna Azzurra. Tramite lui si è arrivati al resto della banda di giovanissimi. Oggi sono iniziati gli interrogatori di garanzia ed è stato il turno di Andrea Cavallari che dal carcere di Genova si è detto estraneo ai fatti. Pur ammettendo la sua presenza in discoteca ha negato il suo coinvolgimento nell’utilizzo dello spray e ha aggiunto che ha spruzzare la sostanza urticante sarebbe stato un altro gruppo di giovani. Domani saranno interrogati anche gli altri ragazzi coinvolti ma intanto a due giorni dall’arresto la banda dei 6 modenesi inizia a vacillare e anche altri pare si siano dissociati dai fatti avvenuti nella discoteca, BADR Amouiyah ha spiegato che nel momento della tragedia lui era all’esterno del locale. La figura centrale della banda secondo gli inquirenti sembra essere Ugo di Puorto, capobanda dell’attività criminale. Fin da giovanissimo ha iniziato a compiere i primi reati collezionando diverse denunce per furti. Sulla sua pagina Facebook si legge il rifiuto verso qualsiasi autorità. Il 19 enne è figlio di un boss arrestato nove anni fa per i suoi legami con i Casalesi ed attualmente ancora in carcere.  Insieme a lui quella notte c’erano anche il suo compagno di scorribande Badr Amouiyah, residente a San Prospero; Moez Akari detto il maestro del gas per la sua abilità a gestire lo spray al peperoncino e Andrea Cavallari, arrestati entrambi lo scorso 6 luglio in Francia in seguito al furto di alcune collane a Disneyland. Raffaele Mormone, di San Cesario sul Panaro e Sohuibab Haddada di Bomporto. Tutti giovanissimi ma tutti con un lungo curriculum criminale alle spalle e sui quali ora pensano le accuse di omicidio preterintenzionale e lesioni, e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine.