La vertenza Frama finisce davanti ai cancelli della Prefettura. Un presidio di Cgil e Fiom ha radunato centinaia di persone in viale Martiri per chiedere che venga rispettato il diritto al lavoro dei territori. Le ragioni della vertenza di Novi sono state presentate al Prefetto Maria Patrizia Paba

Un presidio per protestare contro il licenziamento e la denuncia dei lavoratori della Frama Action di Novi ma anche contro il sistema di leggi che permette alle multinazionali di delocalizzare privando il territorio di un’intera azienda. Centinaia di persone hanno bloccato viale Martiri per una manifestazione, organizzata da Cgil e Fiom, davanti al palazzo della Prefettura. Il paradosso, secondo i partecipanti, sta nel fatto che chi protesta in difesa del diritto al lavoro viene denunciato, com’è successo a 9 lavoratori della Frama, mentre nulla viene fatto contro la multinazionale che è tenuta a dare solo 25 giorni di preavviso prima di lasciare a casa i dipendenti e spostare l’attività altrove. Il clima tra i lavoratori della Frama è di rassegnazione, ma la speranza si trova dentro al palazzo della Prefettura, dove i segretari Fiom e Cgil sia locali che regionali hanno illustrato al Prefetto Maria Patrizia Paba le ragioni della protesta, affinché le presenti al Ministero del Lavoro.

Nel video le interviste a:
– Angelo Dalle Ave, Funzionario Fiom-Cgil Carpi
– Carlo Modena, Ex dipendente Frama
– Mirco Caramaschi, Ex dipendente Frama
– Cesare Pizzolla, Segretario sindacato metalmeccanici Fiom-Cgil Modena 
– Manuela Gozzi, Segretario Generale Cgil Modena