Notte di controlli per i Carabinieri di Modena che hanno passato al setaccio nove night club della provincia. Un cittadino rumeno è stato arrestato, ma al vaglio degli inquirenti c’è ora tutta la documentazione raccolta in materia di sicurezza e lavoro

Una serie di controlli capillari messi a segno in 9 night club della provincia di Modena, 2 nel capoluogo, 2 a Castelfranco, tre a carpi e due a Sassuolo. Al setaccio il rispetto della normativa sull’attività svolta, nella maggior parte dei casi come circoli privati, e sulla reale posizione di soci e dipendenti trovati all’interno. Dalle ballerine, 70 quelle controllate ed inquadrate prevalentemente come socie, fino agli addetti alla cassa e ai baristi sui quali continueranno nei prossimi giorni ulteriori verifiche dell’ispettorato del lavoro. Un centinaio le persone controllate da una trentina di pattuglie coadiuvate dai Nas nucleo anti-sofisticazione e dal Nil, il nucleo dei carabinieri specializzato nella normativa sul lavoro. In uno di questi controlli all’interno di uno dei locali visitati in provincia i Carabinieri hanno arrestato un 20 enne cittadino moldavo con una carta di identità rumena risultata contraffatta. Ad incastrarlo per assurdo proprio il livello alto della contraffazione. Molto spesso i documenti rumeni e dell’est europa sono falsificati talmente bene da essere per questo identificabili rispetto a quelli originali che spesso presentano difetti ed errori. Nel corso dei controlli sulla sicurezza, anche sul piano delle normativa antincendio, diverse irregolarità riscontrate. I Carabinieri in un caso hanno trovato le porte di sicurezza con aperture a spinta per consentire l’evacuazione in caso di emergenza, chiuse con catene e lucchetti. In altri casi sono scattati provvedimenti per un uso delle videocamere non conforme alla normativa che vieta la ripresa dei dipendenti sul lavoro. I controlli dei Carabinieri ieri si sono estesi anche fuori dei night sulla strade della provincia con 105 pattuglie impegnate sull’intera giornata che hanno portato all’identificazione di 634 persone e 291 autovetture.