A Castelfranco Emilia il comitato dei garanti ha bocciato la richiesta di referendum consultivo del “Comitato Liberi di Scegliere” sulla variante al POC
Nell’ultimo giorno utile è arrivato il no del comitato dei garanti alla richiesta di un referendum consultivo sulla variante al POC di Castelfranco Emilia, avanzata dal comitato Liberi di Scegliere, nell’aria compresa tra il comparto produttivo Venturina e l’ex via Buc luogo dove dovrebbe sorgere una moschea. Stando ai garanti il referendum non è ammissibile perche va a toccare il tema degli espropri e, in una zona dove non c’è nessun vincolo espropriativo. Una decisione che ha suscitato perplessità tra i membri del comitato Liberi di scegliere che hanno 60 giorni di tempo per presentare un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna. La richiesta dei cittadini ruotava attorno alla Quinta Variante al POC e in particolare sulla ‘data di scadenza’ del Poc. Un documento decaduto, fanno sapere dal comitato, non può per legge essere modificato. La Variante, oltre all’ampliamento del Tempio Sikh e alla modifica dell’Oratorio di San Colombano a Piumazzo, prevede la realizzazione di unluogo di Culto Islamico. Per il comitato Liberi di Scegliere “La realizzazione di una moschea in un ambito produttivo, non solo verrebbe a ‘snaturare’ il comparto, ma determinerebbe, in particolari periodi dell’anno, una concentrazione di cittadini in orari svariati e fuori da ogni possibilità di controllo da parte della Polizia Municipale e dei Carabinieri con conseguenti problemi di ordine pubblico, viabilità ed acustici”.