Che sia un pasticcio non c’è nessun dubbio. Ma che anche gli ingredienti della pietanza preparata e cucinata dalla Lega Pro comincino ad avere odori insopportabili è una sensazione comuni a tanti club di Serie C. Non bastavano la proposta del sorteggio e l’assemblea con votazioni sconfessate dalla Figc che ora sono arrivati anche i playoff facoltativi, l’ultima trovata del Consiglio Direttivo della Lega Pro che ha portato la solita scia di polemiche. E’ vero che si tratta solo di proposte da consegnare alla Figc, ma le 28 squadre che hanno il diritto (e la classifica) per giocare i playoff hanno cominciato in questi giorni a farsi due conti in tasca. Il Modena ha fatto sapere che non prenderà decisioni ufficiali su eventuali riprese degli allenamenti prima del 3 giugno, giorno del Consiglio Federale. Il Carpi, che come i gialloblù è ancora in stand by, ha voluto puntualizzare alcuni passaggi con un comunicato ufficiale, inviato nella tarda serata di ieri. “Il Carpi – si legge – ha sempre sostenuto la necessità di tornare in campo, perché ritiene che debba esser mantenuta l’integrità della competizione. Ove, invece, per esigenze sanitarie si dovesse propendere per play-off e play-out ridotti, il Carpi – trovandosi a soli 8 punti di distanza dal Vicenza primo, con una gara da recuperare e altre 11 giornate  da disputare – ritiene che sarebbe quanto mai contrario ai principi della leale competizione sportiva se venisse decretata come vincitrice del girone una società per causa di Covid-19 anziché per meriti agonistici. Alle società – tra cui il Carpi – che ambiscono alla B dovrà dunque esser garantita la possibilità di conquistare la vittoria finale del proprio girone e, comunque, l’opportunità di competere attraverso eventuali play-off non per un solo posto ma per tutti e quattro”.