Nascono ufficialmente in Lega Pro i playoff facoltativi, cui possono decidere di aderire in via arbitraria le squadre che ne hanno diritto in base alla classifica che si è cristallizzata al momento dello stop del campionato per il Covid. E’ questa l’ultima trovata del Consiglio Direttivo della Lega Pro, che ieri sera ha definito le linee guida da consegnare al prossimo Consiglio federale della Figc previsto per il 3 giugno. In meno di una settimana è dunque già caduta la possibilità di riprendere dal 20 giugno la regular season e portare a termine il campionato, come chiesto mercoledì scorso dalla Figc. Ora si punta solo a giocare questi nuovi playoff volontari, che trasformano così il “merito sportivo” dei punti in classifica in “merito economico”. Saranno infatti solo una manciata appena sulle 28 aventi diritto le società che vi aderiranno, considerando anche che per ripartire, fra tamponi, test e sanificazioni, serviranno circa 500mila euro a società, oltre al pagamento delle mensilità extra di luglio e forse agosto a calciatori e staff. Carpi e Modena, in zona playoff al momento dello stop, dovranno dunque farsi due conti in tasca per decidere se aderire o lasciare strada alle rivali. A questi nuovi playoff facoltativi non parteciperanno le prime dei tre gironi, Monza, Vicenza e Reggina, che secondo la proposta salgono direttamente in B. In Serie D retrocederebbero invece le ultime tre dei rispettivi gironi (Gozzano, Rimini e Rieti), alle quali si aggiungerebbero Rende e Bisceglie del girone C in quanto il distacco rispetto alle dirette concorrenti supera quello massimo per la disputa dei playout, che invece si disputerebbero negli altri gironi. Una decisione che ha già scatenato polemiche e annunci di ricorsi. Ora la palla passa ora al Consiglio Federale ma le sorprese, con queste premesse, sono dietro l’angolo.