Proseguono le problematiche legate al trasporto ferroviario regionale. Tra le polemiche la situazione di Castelfranco Emilia dove è stata chiusa la biglietteria e i treni obsoleti.

È un’estate difficile per chi viaggia o lavora a stretto contatto con le ferrovie e le polemiche in questi giorni stanno proseguendo coinvolgendo amministratori, comitati e aziende di trasporto. I sindacati di Modena, in una nota, segnalano le problematiche che colpiscono il trasporto ferroviario della Regione Emilia Romagna e in particolare del nostro territorio. Il primo punto riguarda la desertificazione delle stazioni ferroviarie che genera un problema di insicurezza effettiva e percepita da parte di chi viaggia. Negli ultimi giorni, in questo senso, la polemica sta aumentando nella stazione di Castelfranco Emilia dove è stata recentemente chiusa la biglietteria. Per questo motivo è partita una raccolta firme rivolta al sindaco di Castelfranco Emilia, al presidente della Regione e all’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, per chiedere la riapertura dell’ufficio presidiato dalle 6 alle 20, al posto servizio automatico attualmente in funzione. Prosegue anche la problematica dell’’insicurezza a bordo dei treni con i capitreno vittime di frequenti aggressioni verbali e fisiche, costretti a scontrarsi con individui e gruppi di balordi minacciosi e violenti, il tutto a scapito anche dei viaggiatori. La circolazione di treni obsoleti che porta spesso a ritardi, è stata inoltre lo scorso luglio fonte di aspre critiche per i problemi legati ai guasti dell’aria condizionata, con carrozze che viaggiano con temperature a bordo insopportabili. I sindacati modenesi chiedono un confronto per arrivare in tempi rapidi a una svolta della situazione per un cambiamento che tuteli lavoratori, pendolari e viaggiatori.