Parliamo di tasse. Dal 2016 potrebbe arrivare un nuovo tributo – la Local Tax – che comprende l’Imu e la Tasi, ma non la Tari e l’Irpef che si pagheranno a parte.

Il puzzle delle tassazione potrebbe avere, dal 2016, un nuovo tassello: la Local Tax, che altro non è se non la fusione tra Imu e Tasi. Ci sta pensando il consiglio dei ministri che alla ripresa della attività potrebbe presentare il nuovo tributo con il quale, il governo, vorrebbe dare un assetto definitivo alla fiscalità locale e alla tassazione sugli immobili. Stando alle prime ipotesi ventilate dai tecnici ministeriali la Local Tax dovrebbe assorbire l’Imu e ciò che resterà della Tasi, dopo l’abolizione del tributo sulla prima casa, ma non sarà un tributo «unico». Accanto alla Local Tax, infatti, sopravviverà un altro balzello, un canone di natura patrimoniale o tributaria, nel quale saranno accorpate Cosap e Tosap. Probabilmente, alla Local Tax, sopravviverà anche la Tari, se non altro perché una è un’imposta, l’altra è una tariffa, e insieme non possono stare. Al momento resta solo una ipotesi anche se l’intenzione del governo è quella di limitare la giungla delle tasse al contribuente che, nel 2015, produce un gettito fiscale non inferiore ai 25 miliardi. Proprio perché l’idea è in fase di studio fare un calcolo su quanto la Local Tax peserà ai contribuenti modenesi è prematura. Per ora resta la certezza della manovra portata avanti dalla giunta Muzzarelli: l’imposta sull’abitazione principale non salirà e in media, per ciascuna famiglia, il risparmio rispetto allo scorso anno sarà di 8 euro. Rispetto a quanto era stato previsto nel bilancio di previsione 2015, l’amministrazione aveva annullato anche il rincaro della Tari, la tassa sui rifiuti. Quest’ultimo intervento e quello sulla Tasi faranno, dunque, parte di una variazione di bilancio. Anche se nel 2015 i modenesi si troveranno a pagare complessivamente 7 milioni di euro di tasse in più rispetto al 2014.