MODENA 1

PERUGIA 1

MODENA (4-3-2-1): Gagno; Coppolaro, Pergreffi, Cittadini, Azzi (65′ Ponsi); Magnino, Gerli, Poli (54′ Armellino); Tremolada (79’ Mosti), Falcinelli (65′ Marsura); Diaw. A disp.: Seculin, Silvestri, De Maio, Renzetti, Oukhadda, Duca, Mosti, Bonfanti, Giovannini. All.: Tesser

PERUGIA (3-5-2): Gori; Sgarbi, Curado (86’ Angella), Struna (46′ Rosi); Casasola, Kouan, Bartolomei, Santoro, Beghetto (72′ Paz); Strizzolo (64′ Melchiorri), Di Carmine (64′ Olivieri). A disp.: Abibi, Vulikic, Dell’Orco, Iannoni, Vulic, Lisi, Di Serio. All.: Castori

ARBITRO: Ghersini di Genova

RETI: 37′ Di Carmine, 45′ Tremolada

di Paolo Vecchi 

MODENA. Il brutto anatroccolo, diventato cigno dopo la prima sosta di campionato con tre vittorie consecutive a riscattare la raffica di sconfitte iniziali, torna a perdere le piume regali e con la miseria di  2 punti conquistati nelle ultime quattro partite scivola di nuovo nelle acque torbide dello stagno della classifica per le vittorie di Cosenza e Benevento che effettuano l’aggancio a quota 14. Le mazzate arbitrali dell’Arena Garibaldi non solo hanno spezzato una gran bella partita dei gialli contro il Pisa facendo riassaporare alla Banda Tesser l’amaro sapore della sconfitta, ma anche provocato una pericolosa involuzione dei canarini battuti  in casa dal Palermo per poi incappare in due pareggi strappati con i denti contro Cittadella e Perugia, partite in cui il Modena ha spento la luce del gioco e della determinazione. Partitacce, si usa dire e non a sproposito, che hanno evidenziato l’imbarazzante incapacità della squadra gialloblù in fase offensiva, la crisi di alcuni big o presunti tali come Falcinelli e Azzi e anche uno stato confusionale che sembrava essere stato guarito dalle tre sconfitte consecutive. E’ un momentaccio che arriva prima del secondo stop stagionale che società, tecnico e giocatori dovranno sfuttare al massimo per riordinare le idee e ritrovare la retta via in vista delle due trasferte consecutive di Parma e Ferrara alla ripresa. 

Quella con il Grifo è la classica partita da vincere a tutti i costi e Tesser dimentica in fretta la difesa a tre riproponendo il modulo ad “albero di Natale”. Gagno tra i pali, dietro Cittadini affianca Pergreffi, Coppolaro e Azzi i due esterni. In mezzo Gerli in cabina di regia alle spalle di Magnino e Poli che fa il suo debutto dall’inizio in maglia canarina. I due uomini in trequarti sono Tremolada e Falcinelli con Diaw punta di riferimento. Castori modella il Grifo su un 3-4-1-2: Gori in porta, Sgarbi, Curado e Struna si piazzano dietro mentre Casasola, Bartolomei, Santoro e Beghetto si allinenano nella zona centrale del campo. Kouan lavora tra le linee, Di Carmine e Strizzolo la coppia d’attacco degli ospiti. 

Partenza decisa dei gialli, ma il Perugia dimostra da subito di volersela giocare con cattiveria e determinazione in perfetto stile Castori per il quale, dopo aver creato il miracolo Carpi, la partita con il Modena sa tanto di derby. E i primi pericoli li creano proprio  i biancorossi, nulla di impossibile per Gagno, ma comunque è un campanello d’allarme. E il Modena? La squadra di Tesser stenta a costruire qualcosa di interessante  in fase ofensiva nonostante la buona volontà di Diaw sostenuto da un discreto Tremolada e per nulla da Falcinelli. Alla mezzora il Perugia mette i brividi a Gagno con un colpo di testa di Strizzolo di poco alto, poi trova il vantaggio quando, sfruttando una rimessa laterale suicida di Coppolaro,  Bartolomei verticalizza in area per Di Carmine che saluta Azzi e infila Gagno con un diagonale mancino imparabile. Mazzata sui gialli, Kouan cerca subito il raddoppio, ma la sua conclusione è deviata in angolo. Mentre l’arbitro Ghersini sta per infilarsi il fischietto in bocca per chiudere il primo tempo, il Modena trova il pari. Lo propizia Diaw con uno scatto prepotente sulla destra e assist a Tremolada che apre il piattone mancino e infila Gori sul palo lontano.

Nella ripresa ti aspetti un Modena arrembante sulle ali dell’entusiasmo del pareggio recuperato in extremis, ma invece è il Perugia a mettersi a muso duro sulla banda Tesser che al 54’ inserisce Armellino per Poli. Al 65’ l’impalpabile Falcinelli cede il posto a un Marsura che lo imiterà in una specie di Tale e Quale Show, ma il cambio più eclatante è quello di Ponsi per Azzi a cui il mister regala un grande abbraccio comprendendo il momento difficile vissuto dal brasiliano. Al 79’ Mosti per Tremolada, ma il Perugia sente profumo di pareggio e va a difendere, senza nemmeno tremare troppo, il punto che si era messo in testa alla vigilia e strameritato sul campo perchè ai punti il Grifo potrebbe anche recriminare qualcosa di più. Come sottolineano i primi fischi all’indirizzo dei gialli.

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RISULTATI 13ESIMA GIORNATA: Ternana-Brescia 0-0, Cosenza-Palermo 3-2, Parma-Cittadella 3-1, Ascoli-Frosinone 0-1, Venezia-Reggina 1-2, Spal-Benevento 1-2, Cagliari-Pisa 1-1, Bari-Sudtirol 2-2, Modena-Perugia 1-1, Genoa-Como 1-1

CLASSIFICA: Frosinone 30, Reggina 25, Genoa 23, Parma e Ternana 22, Bari 21, Brescia e Sudtirol 20, Ascoli 19, Cagliari 17, Pisa, Spal, Palermo e Cittadella 15, Modena, Benevento e Cosenza 14, Como 13, Venezia 9, Perugia 8