Allagamenti di aziende a case negozi. Con danni ingenti ad apparecchiature e arredi, strade trasformate in fiumi e laghi.  Scene diventate di drammatica normalità in una domenica bestiale per centinaia di famiglie e imprenditori raggiunti dall’acqua. Danni ingenti. Nella cintura nord e ovest della città le aree più colpite. Qui siamo a Freto. L’acqua fuoriuscita anziché inghiottita dalle fogne ha invaso tutto, e oggi si contano i danni. Questa mattina conta dei danni anche nelle aziende. Decine quelle invase dall’acqua. Colpita anche quella del presidente Confindustria, nella zona Ovest della città. Sommersi tutti i mezzi posteggiati nei sotterranei invasi da oltre un metro e mezzo di acqua. Protezione civile al lavoro con pompe idrauliche qui ed in tanti altri punti critici della cintura cittadina: Tre Olmi e Freto le località più colpite. Negozi e aziende hanno dovuto interrompere tutto per mettere in salvo materiali, attrezzature e ripulire da acqua e fango. Riaperte solo in mattinata via Cavani, via Pistoni e via Bering chiuse ieri. Risulta in calo nel frattempo il livello dei fiumi e del reticolo secondario di Secchia e Panaro. Intorno alle 13 di oggi sono stati riaperti Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino sul Fiume Secchia e il Ponte Navicello sul Panaro. Passato il colmo di piena, il livello dei fiumi ha infatti raggiunto la quota di sicurezza e il Coc, il Centro operativo comunale, ha deciso di riaprire alla viabilità i ponti. Resta comunque molto alto il livello di attenzione, soprattutto per via delle previsioni metereologiche non positive. Se necessario in serata e nella notte a scopo precauzionale i ponti moenesi potrebbe essere richiusi. Da inizio emergenza sono stati oltre 120 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco insieme ai tecnici comunali, alla Polizia Municipale e ai volontari di Protezione Civile, al fine di risolvere le situazioni dovute alle difficoltà delle strutture di scolo delle acque. Oltre 50 i Vigili del Fuoco ancora a lavoro.