Arriva da Verica di Pavullo l’immagine che più rende l’idea dei tanti danni provocati in appennino da pioggia e neve caduti tra sabato e domenica. All’improvviso, alle 2:30,  il terreno sul versante sul quale sono costruite alcune palazzine ha ceduto, scivolando a valle provocando il crollo del manufatto in cemento armato che ha portato con sé sotto decine di metri cubi di terra il bombolone del gas GPL a servizio dell’abitazione sottostante. Il movimento ha interessato un terrapieno e non avrebbe intaccato le fondamenta delle case. Ma in via precauzionale quattro le famiglie immediatamente evacuate. Tre nella palazzina al livello superiore ed una più a valle, quella alimentata dal bombolone sepolto. A fare temere il peggio la fuoriuscita del gas che all’interno del bombolone è allo stato liquido. Vigili del fuoco al lavoro ininterrotto per raggiungere ed estrarre il serbatoio, rimuovere il terreno impregnato di gas e verificare lo stato di sicurezza e agibilità delle abitazioni. In un lunedi di intenso lavoro anche per gli operatori di protezione civila ed Hera. Questi ultimi attivi dalla mezzanotte di ieri attivi anche durante la scorsa notte sollevati da gru in mezzo alla fitta vegetazione per raggiungere i tralicci di media e bassa tensione dove i cavi dell’elettricità sono stati tranciati dal peso della neve. Erano 3000 ieri sera, sulle 12.000 interrotte in tutta la montagna modenese, le utenze ancora al buio e alle quali è stata ridata fornitura nel corso delle giornata. Quarantacinque gli interventi sulla linea a media tensione, centinaia quelli sulla bassa di collegamento alle case. Non c’è comune dell’appennino che sia stato risparmiato da Black out. Da Palagano a Frassinoro, da Fiumalbo e Pievepelago a Montecreto e Pavullo e relative frazioni. Qui siamo a Gaiato dove la linea che dal comune di pavullo porta a Vesale e a Sestola è stata tranciata in più punti dal peso della neve ricca d’acqua e poi ghiacciata. Neve che ha tranciato ed abbattuto anche migliaia di rami e alberi, già piegati dalla nevicata di maggio e che hanno ridotto ed interrotto anche la circolazione stradale. In parte ripristinata, domenica, da 65 mezzi spartineve della provincia e da altre decine dei comuni. In un lavoro proseguito oggi. Tecnici della Provincia attivi questa mattina nei sopralluoghi ed interventi nei punti più critici della viabilità provinciale per frane e smottamenti. Dopo la chiusura di ieri è stata riaperta questa mattina, ma solo a senso unico alternato regolato da semaforo la strada provinciale 23 vicino a Gombola, con senso unico alternato regolato da semaforo. Stessa cosa anche sulla strada provinciale 27 nei pressi di Montese e sulla strada 623 a Zocca