E’ Micah Christenson al momento l’unico “big” sopravvissuto alla rivoluzione che sta cambiando il volto della futura Leo Shoes Modena. Il palleggiatore statunitense sarà in cabina di regia anche nella prossima stagione, che Modena dovrà affrontare con tanti punti interrogativi. Le incertezze sul futuro budget e la possibilità di dover giocare a lungo senza pubblico hanno portato la presidente Catia Pedrini a dare il via libera a tutti i giocatori più rappresentativi. Dopo Rossini, Bednorz e Anderson che hanno già ufficialmente salutato, anche Giulio Pinali, diretto a Ravenna, Max Holt e soprattutto il capitano Ivan Zaytsev lasceranno il gialloblù. Lo “zar” ha dato priorità a Modena ma non è stato possibile trattenerlo, di fronte alla proposta di una decurtazione dell’ingaggio del 50%. L’asso azzurro ha ancora due anni di contratto ma il suo futuro è lontano da Modena: nelle ultime ore è tornata all’assalto Piacenza, ma in pole restano i russi del Kemerovo. E allora al momento Modena è un grande rebus, in cui l’unica certezza è rappresentata da Christenson, il primo ad accettare il taglio dello stipendio e ad esprimere la sua volontà di rimanere ancora al Pala Panini, dopo il rinnovo fino al 2024. Per ora in rosa, oltre ad Elia Bossi e al centrale Daniele Mazzone, restano i tre baby Nicola Iannelli, Tommaso Rinaldi ed Estrada Mazorra. Il mercato fin qui è bloccato, anche se due pedine sono “prenotate” da tempo: da Milano dovrebbe arrivare lo schiacciatore Nemanja Petric, già a Modena dal 2014 al 2017, e con lui Daniele Lavia da Ravenna.