Il 36,5% dei modenesi ritiene che la sua vita sia “peggiorata” negli ultimi 10 anni mentre per il 27% la sua situazione personale è rimasta “invariata”. È quanto emerge da un’indagine sulla fragilità sociale in Emilia-Romagna commissionata dalla Cisl regionale. L’indagine, realizzata attraverso interviste telefoniche tra il 18 e 27 novembre dello scorso anno, ha coinvolto un campione di 1.000 persone, di cui 100 modenesi, tra uomini e donne. Stando ai risultati a preoccupare di più i modenesi, è la disoccupazione, in particolare quella giovanile, indicata dal 60% come il problema sociale più rilevante, seguita dall’ambiente per il 31.6%. Gli altri fenomeni come criminalità, immigrazione e traffico sono considerati problemi da meno. Una fetta dell’indagine è dedicata alla soddisfazione dei servizi e a Modena ottengono risultati più che positivi l’Università e le scuole mentre il voto più basso va ai servizi per disabili. Quanto alla capacità dei soggetti e istituzioni del territorio di rispondere ai problemi quotidiani vengono lautamente bocciate “le categorie economiche e la classe politica”