Nel video l’intervista a Carlo Silvestri, Presidente Anpi Carpi.

“La città di Carpi, nel ricordare il sacrificio di questi suoi Caduti, rinnova il suo impegno a salvaguardia di quei valori di libertà, pace e fiducia nel progresso che hanno sempre contraddistinto le sue tradizioni civili.” Con queste parole oggi Carpi ha voluto ricordare il 78° anniversario dell’eccidio fascista, avvenuto il 16 agosto del 1944 davanti al Palazzo dei Pio. in seguito all’uccisione di un repubblichino, avvenuta il giorno di Ferragosto tra Migliarina e la città: dopo esser stati torturati, sedici dei fermati furono portati al tramonto in piazza, fatti sdraiare sul selciato e fucilati a terra dalla “brigata nera” alle 20, contemporaneamente alla sepoltura del fascista giustiziato dai partigiani; poi i corpi furono lasciati sul posto fino all’indomani. Accompagnati dalla banda della “Città di Carpi”, le autorità hanno deposto una corona di fiori davanti al Monumento ai Caduti. Sette dei fucilati erano carpigiani, altri sei di Rio Saliceto, uno di Mirandola, uno di San Felice sul Panaro e uno milanese, probabilmente sfollato a Carpi: quasi la metà aveva fra i 20 e i 29 anni, il più giovane ne aveva 18, il meno giovane 61. Altre tre persone erano state assassinate durante le operazioni di rastrellamento. Ed è importante tenere vivo il ricordo, affinché una delle pagine più tragiche della nostra storia non si ripeta mai più nel futuro.