Più di 202 milioni di euro di danni al patrimonio pubblico, di cui 45 milioni solo per i soccorsi e gli interventi urgenti di messa in sicurezza. Questo il bilancio dell’ultima ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna negli ultimi giorni. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato e inviato la richiesta dello stato di emergenza nazionale al Governo. Dall’inizio dell’emergenza sono state diramate 17 allerte in tutta la regione: 4 di livello rosso, 5 arancione e 8 giallo per criticità idraulica, idrogeologica, per temporali, vento, neve, stato del mare e criticità costiera. I soli Vigili del fuoco hanno effettuato circa 800 interventi e per fronteggiare le emergenze, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo in campo 450 squadre di organizzazioni di volontariato. Nelle aree di pianura il totale delle piogge registrate è risultato il doppio del valore climatologico dell’intero mese di novembre, mettendo sotto stress il sistema del reticolo secondario e consortile. Interi terreni coltivati sono stati completamente sommersi dall’acqua, con danni irreversibili per le coltivazioni. Le precipitazioni intense hanno riguardato tutta la regione e hanno generato eventi di piena fluviale ravvicinati. I bacini di maggiori dimensioni interessati sono stati quelli del Secchia, Panaro e Reno con numerose criticità.