Dopo oltre due mesi e mezzo di protesta e 12 giorni di sciopero della fame dei soci lavoratori della Castelfrigo sembra che seppur lentamente qualcosa si stia muovendo. Tavolo regionale con le sigle sindacali per studiare una possibile soluzione

Lo sciopero della fame di 3 lavoratori in appalto alla Castelfrigo e del sindacalista Marco Bottura è terminato, ma il presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento di Castelnuovo Rangone continua. Il digiuno prolungato iniziato lo scorso 19 dicembre, dopo 12 giorni, è stato interrotto a seguito dell’intesa di massima raggiunta in un tavolo regionale alla presenza di tutte le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil. L’accordo, prevedrebbe misure volte alla ricollocazione dei lavoratori licenziati delle due false cooperative, l’impegno di tutti al rispetto delle regole previste dal Testo unico regionale sulla legalità e la costituzione di un tavolo di monitoraggio permanente per il sostegno alla proposta di legge sul contrasto alle false cooperative. Dopo oltre due mesi e mezzo di protesta e dopo la polemica sorta a causa della ricollocazione di 52 lavoratori tramite un accordo siglato tra la Cisl e la Castelfrigo, senza far partecipare la Flai Cgil, che è la sigla più rappresentativa dei lavoratori in appalto e soprattutto poiché la assunzione dei lavoratori non era diretta da parte della stessa Castelfrigo ma tramite l’agenzia interinale SAPIENS di Mantova e comunque a tempo determinato di sei mesi.

Nel video l’intervista a Marco Bottura, Segretario Flai Cgil di Modena