Prosegue la polemica sul trenino Modena – Sassuolo. Per il Comitato di passeggeri del Gigetto e Legambiente la Regione deve assumersi le proprie responsabilità. Non piace nemmeno la proposta dell’Assessore Giacobazzi di trasformare il trenino in un bus
Il 2016 si è chiuso a Modena con le parole del governatore Bonaccini che in fatto di mobilità ha annunciato l’avvio delle grandi opere autostradali modenesi, Bretella Campogalliano-Sassuolo e Cispadana, mentre non è stato approfondito il caso del trenino che collega la città con Sassuolo. I singhiozzi del Gigetto sono tornati però galla nei primi giorni del 2017 con la riapertura del dibattito, con posizioni in netto contrasto in casa Pd, sul futuro del trenino. Il comitato ‘Salviamo Gigetto’ in queste ore si sta scagliando sul web contro la gestione della linea ferroviaria e bocciando nettamente la proposta dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Modena Giacobazzi di trasformare il trenino in un bus che possa viaggiare su gomma. Sulla stessa posizione anche Legambiente che in una nota ha parlato di anni di mala gestione, ritenendo inadeguati gli sforzi fatti dalla Regione per migliorare l’offerta e la qualità del servizio. L’associazione ha criticato anche la posizione di alcuni consiglieri del Pd di Modena che si sono detti favorevoli a mandare in pensione il Gigetto, e si è chiesta se siano stati confrontati i numeri degli utenti mancati per la pessima qualità del servizio attuale rispetto a una condizione accettabile.



































