Assemblea straordinaria a ModenaFiere per sancire il superamento della struttura cooperativa: addio al modello capitario, da oggi i soci peseranno in base al numero di azioni possedute
Il 26 novembre 2016 verrà ricordato come una data storica per la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna: da oggi l’istituto di via San Carlo non è più una cooperativa, ma una società per azioni. A deliberare la trasformazione, resa obbligatoria dal Governo, l’assemblea straordinaria dei soci, riunita a ModenaFiere. Il passaggio implica che dalla prossima assemblea non si voterà più secondo il modello capitario, in base al quale a ogni socio corrisponde un voto, bensì seguendo il meccanismo delle Spa, in cui i soci pesano in base al numero di azioni possedute. Nel 2017 saranno eletti 8 nuovi consiglieri nel cda con mandato di durata annuale, in modo da riallineare al 2018 il rinnovo dell’intero management. E’ stato il Governo a imporre che le maggiori banche popolari si trasformassero in società per azioni: l’esecutivo mira in questo modo a scardinare i gruppi di potere locali che reggono questi istituti da decenni per elevare la competitività internazionale di queste stesse banche. All’assemblea di Bper non ha partecipato, per motivi di salute, il presidente Ettore Caselli, sul quale nelle scorse settimane erano circolate voci di imminenti dimissioni: in una lettera ai soci il presidente ha lasciato intendere di non condividere la trasformazione in atto. Per la Popolare dell’Emilia-Romagna il 2016 non si sta rivelando un anno positivo: il titolo in Borsa ha perso negli ultimi dodici mesi oltre il 46% del proprio valore e un’azione oggi vale 3,80 euro, contro i 5,14 dell’aumento di capitale avvenuto nel 2014. Sul bilancio della banca pesano oltre 6 miliardi di euro di crediti deteriorati: non performing loan sui quali ha puntato la lente d’ingrandimento anche la Banca Centrale Europea. Ora che la banca è una Spa si aprono scenari che potrebbero portare ad aggregazioni con altri istituti: le ipotesi più accreditate sono Credito Valtellinese e Popolare di Sondrio.