Nel periodo che va tra il 2013 e il 2019 aveva percepito dei compensi al di fuori dell’attività istituzionale, esercitando attività incompatibili con il proprio status di dipendente pubblico. Si tratta di un professore a tempo pieno della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia finito nel mirino della Guardia di Finanza di Modena. Dalle indagini è stato accertato che il professore, titolare del 100% delle quote di una società a responsabilità limitata, per dissimulare la propria attività industriale-commerciale, aveva nominato prima un nipote e poi un figlio legali rappresentanti dell’azienda, ma in realtà si sarebbe occupato direttamente dell’attività gestendo anche le commesse. La società in questione, inoltre, aveva stipulato una serie di contratti con ditte esterne, facendo figurare che le attività venivano svolte da familiari, ma quando gli investigatori hanno contattato le aziende committenti, queste ultime hanno negato di aver avuto contatti con i familiari e affermato di averli avuti direttamente con il docente. Complessivamente al professore universitario è stato contestato un danno erariale per circa un milione di euro.
GUARDIA DI FINANZA, NEL MIRINO UN DOCENTE UNIMORE PER DANNO ERARIALE
Un professore a tempo pieno della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia è finito nel mirino della Guardia di Finanza di Modena. Gli è stato contestato un danno erariale complessivo per circa un milione di euro