Un tempo rappresentava un’oasi di verde, ma oggi è stretto da un’espansione edilizia tuttora in corso

E’ arrivato Roberto Bertolani, docente di Bio e Zoologia all’Università di Modena per fare il punto ieri sera, nella frazione di Sant’Antonio, sullo stato del Lago della Chioggiòla, una volta splendido parco alle porte di Pavullo con esemplari di flora e fauna unici per il medio Appennino, e poi dagli anni Settanta area sempre più soffocata dall’urbanizzazione che ha condotto alla nascita del polo industriale:

La preoccupazione oggi, affrontata anche nell’ultimo Consiglio comunale con un’interrogazione ad hoc, è che l’area (potenzialmente preziosa quanto quella delle Terramare per Montale) venga ulteriormente penalizzata con la ripresa dell’attività edilizia per la realizzazione di un nuovo capannone, dietro permesso rilasciato già dal 2008. La proprietà si è presa specifici impegni di tutela, che il Comune però ha intenzione di rafforzare per proteggere almeno ciò che resta del grande passato