A Santarcangelo oggi non si presenterà nessun Modena, i giocatori della prima squadra non hanno revocato lo sciopero ed il responsabile del settore giovanile Maurizio Bratomi non ha concesso l’utilizzo della formazione Berretti. Sarà il quarto 0-3 a tavolino, poi si procederà con la radiazione
E’ finita, il Modena questo pomeriggio incasserà il quarto ed ultimo 0-3 a tavolino che farà scattare la radiazione. Giovedì si discuteranno i ricorsi relativi alle gare con Mestre e Albinoleffe, ma salvo clamorosi colpi di scena dovrebbe essersi conclusa così, nella maniera più ingloriosa possibile, la storia di un club mai fallito in 105 anni, un record che solo poche altre società possono vantare in Italia. Il disperato tentativo di salvataggio, con un fallimento pilotato, dei professionisti Antonio Tazzioli e Carlo Alberto Bulgarelli, con il sostegno dell’imprenditore Carmelo Salerno, non poteva prescindere dalla disputa della gara odierna, ma ormai da qualche giorno non sembravano più esserci le condizioni per la disputa di questo match. La prima squadra è ormai irremovibile da tempo sulla scelta di scioperare, a nulla è servito l’incontro di ieri con l’avvocato Pagliani, mentre sull’invio della formazione Berretti a Santarcangelo il veto è arrivato dal responsabile del settore giovanile Maurizio Bratomi per i tempi troppo ristretti e soprattutto per il rischio di vedersi negata la possibilità di continuare l’attività dopo l’eventuale esclusione dalla Serie C della prima squadra, ipotesi prospettata dalla Lega e dal Presidente Gravina in prima persona. In serata anche l’Associazione Calciatori aveva minacciato ricorsi e conseguenze se il Modena avesse schierato in campo i suoi giovani, ma tutto questo non accadrà. Finisce dunque così, cala il sipario su 105 anni di gloriosa storia.



































