Dietro al risveglio quasi primaverile dei canarini c’è soprattutto un grande ed inatteso protagonista: Davide Luppi. I suoi 7 gol sono decisivi per la rincorsa dei gialli alla salvezza

L’uomo della rinascita del Modena si chiama Davide Luppi. Ad onor del vero, dovremmo citare anche Nicolò Manfredini, ma del portierone ferrarese parleremo sicuramente un’altra volta, anche se le sue paratone valgono come i gol pesanti di Luppi. E proprio lui, il “lupo bergamasco” da Trescore Balneario, 26 anni a luglio, il trascinatore del Modena: il personaggio più anti-personaggio possibile, il goleador che non ti aspetti, e non perchè non ne abbia le qualità, anzi, ma perchè finora la maglia gialla gli era sempre pesata parecchio sulle spalle. Poi, un freddo pomeriggio di dopo Natale, il 27 dicembre, con Pablo Granoche infortunato, Lupo Luppi comincia a prendere la squadra per mano: una doppietta al Novara, tanto per gradire. I suoi primi gol con il Modena. Nell’anno nuovo, subito un altro guizzo, un altro gol, a Vicenza, ma non serve per portare a casa nemmeno un punto. E mentre tutti invocano il ritorno di Granoche, Luppi zitto, mosca e gol: uno con il Brescia, uno a Latina, uno ad Ascoli e uno contro il Livorno. Sette gol in 10 partite, 4 nelle ultime quattro partite, 3 dei quali segnati entro il 23′ minuto del primo tempo. Piede caldo e veloce. Di destro e di sinistro. Di rapina o di potenza. Non fa differenza, per Luppi. Tranne i 29 gol segnati in serie D con la Correggese, Capitan Uncino (un altro dei suoi soprannomi, insieme a Pirata, per via della curiosa esultanza ad “occhio bendato”) ha raggiunto il suo record personale di reti: ne aveva fatte 6 al Manfredonia, 3 alla Pro Vercelli e al Portogruaro, 1 al Viareggio, tutte tappe di periferia di un percorso che lo sta portando in alto. Lo conferma mister Crespo, quando ammette: “Luppi ha fatto il salto di qualità mentale”. E a nemmeno 26 anni, partendo dall’umiltà del basso, continuando a segnare, si può arrivare ovunque, pure in alto. Anche a percorrere una carriera luminosa, ci viene in mente l’esempio di Leonardo Pavoletti, tanta gavetta, attualmente bomber al Genoa. Ma, intanto, godiamoci Luppi qui al Modena. Sperando che continua a segnare e a contribuire alla salvezza dei gialli.