Terzo pareggio di fila per i biancorossi, che costringono al nulla di fatto il Bologna al Dall’Ara. Mancosu fermato dal palo, due legni anche per i rossoblù. La salvezza ora dista 5 punti

Nel segno del tre, il Carpi torna da Bologna con il punto che voleva, bloccando sullo 0-0 i rossoblù di Donadoni, lo stesso risultato che 15 giorni aveva portato a casa dal Dall’Ara la Juve. Tre come i pareggi consecutivi della truppa di Castori, che ha ritrovato la solidità difensiva di inizio girone di ritorno: un solo gol subito da Belec negli ultimi 270′. Tre come i legni che caratterizzano il derby, che alla fine premia la tenacia dei biancorossi. Il punto serve ad accorciare sul Palermo quart’ultimo, ora distante 5 lunghezze dopo la sconfitta di ieri sera a San Siro con l’Inter. Ma permette al Frosinone terz’ultimo, vittorioso 2-0 sull’Udinese, di staccarsi a +4, in attesa del decisivo scontro diretto di domenica al Braglia. Castori ritorna al 3-5-2 cambiando 5 elementi rispetto al pari con l’Atalanta. Davanti ci sono Verdi e Mancosu, ma l’ex milanista si stira dopo appena 20′. Il Bologna assalta subito la porta di Belec, ma sono del Carpi le occasioni migliori del finale di primo tempo: Mancosu prima centra il palo, con la deviazione di Mirante, su invito da sinistra di Poli, poi spara centrale quando Maietta gli regala goffamente palla al limite dell’area. Nella ripresa il Carpi paga lo sforzo dei primi 45′ e arretra il baricentro, subendo il forcing felsineo e allora sono i legni a salvare Belec: il palo dice di no alla saetta di Giaccherini dal limite, poi nel finale è Gastaldello in rovesciata a cogliere la traversa, con Zaccardo che salva sulla linea il tap in a colpo sicuro di Masina. Lo 0-0 alla fine è un risultato che sta bene al Carpi, a patto che prima della sosta arrivino 6 punti con Frosinone e Verona. Due gare che a 10 giornate dalla fine assomigliano tanto a due finali di Champions per i biancorossi.