L’anno scorso i biancorossi chiusero imbattuti entrambe le sfide, timbrando virtualmente la A nel 3-0 del ritorno al Cabassi. Quest’anno invece il colpo rossoblù al Braglia dell’andata segnò la rinascita della squadra felsinea

Il derby lascia sempre il segno. E’ successo così negli ultimi anni fra Carpi e Bologna, di nuovo di fronte domenica al Dall’Ara. Sarà la decima sfida della storia fra biancorossi e rossoblù, con il Bologna che può vantare 6 successi contro i 2 del Carpi, mentre una sola volta è finita in parità. L’impianto bolognese fino a qui è stato tabù per il Carpi, che ha strappato con lo 0-0 dell’anno scorso il primo storico punto in trasferta nei confronti diretti dopo le sconfitte fra gli anni ’20 e i confronti in C1 di metà anni ’90. Proprio quel nulla di fatto datato 8 novembre 2014 ha un’importanza speciale nel racconto degli ultimi anni di derby, perché fu il primo piccolo messaggio che la banda Castori mandò al campionato di B. Le parate di Gabriel permisero al Carpi di mantenere la vetta appena conquistata, respingendo l’assalto di una diretta rivale, anche se allora nessuno in casa biancorossa pensava ancora alla serie A. Altrettanto cruciale fu la sfida di ritorno al Cabassi di quasi un anno fa, quando il Carpi si prese virtualmente la promozione grazie a una serata magica. Quel 3-0 timbrato da Pasciuti, Di Gaudio e Lollo mandò il Bologna a -12 e consegnò una fetta di promozione ai biancorossi con 8 giornate di anticipo. Stesso copione, stavolta con festa rossoblù, nel primo derby di A di un girone fa. La rete di Masina al 93′ che diede al Bologna il 2-1 fu la miccia per la grande rimonta felsinea. Quel Bologna arrivato a Modena ultimo della classe a -2 dal Carpi in un girone ha doppiato i biancorossi, conquistando 32 punti – sesto score assoluto nelle ultime 19 gare – contro i 16 di Zaccardo e compagni. E ora è il Carpi che contro un Bologna ormai salvo vuole dare una svolta al suo campionato, magari provando a sfatare il tabù del Dall’Ara.