Una sola vittoria nelle ultime 10 gare per i neroverdi, vittime di una insolita sindrome da pareggi che mister Di Francesco vuole in tutti i modi risolvere

O vince o perde, questo era il marchio di fabbrica del primo Sassuolo di Eusebio Di Francesco, poco avvezzo ai pareggi sia nel trionfale campionato di serie B che al debutto in A. Già l’anno scorso aumentarono i segni X nella schedina neroverde, ma mai hanno raggiunto il picco attuale. Basta guardare le ultime giornate di questo terzo campionato di serie A dei neroverdi: in 10 incontri la formazione di Di Francesco ha smarrito la strada della vittoria, conquistando un solo colpo da tre punti a tempo scaduto contro l’Inter a San Siro, ed ha aumentato in maniera esponenziale il numero dei pareggi, ben 6. Sono 11 in tutto le gare nulle in questo campionato, quasi un record per un Sassuolo che nella passata stagione ne collezionò il suo massimo, 12 in 38 gare. L’unica formazione ad aver ottenuto più pareggi rispetto ai neroverdi è il fanalino di coda Verona, mentre nessun altra squadra di serie A ha superato le 8 partite chiuse con il segno X. Logico che il cammino di Magnanelli e compagni ne abbia risentito, pur non penalizzandone più di tanto il posizionamento in classifica, visto che gli attuali 35 punti valgono ancora l’ottavo posto alle spalle delle cosiddette 7 sorelle della serie A. Per ritrovare entusiasmo, però, serve guarire questa sindrome da pareggi, che alla lunga rischia di azzerare gli stimoli. L’occasione per provare a farlo arriverà domenica, quando al Mapei Stadium arriverà l’Empoli. Un’occasione per riscattare la sconfitta del match d’andata, la prima stagionale, e per ritrovare una vittoria che in casa manca dall’8 novembre scorso, giorno del primo, storico derby in serie A con il Carpi. Un nuovo colpo da 3 punti in un 2016 contraddistinto da pareggi sarebbe il miglior modo per presentarsi con la carica giusta ai match di cartello con Lazio, Milan e Juventus.