I neroverdi devono fare i conti con un problema anomalo sotto la gestione Di Francesco: i gol su azione, infatti, sono diventati una rarità. E la squalifica per 3 giornate di Berardi non farà altro che complicare le cose

Che il Sassuolo fosse diventato meno zemaniano, sin dalle scorse settimane, lo diceva la statistica relativa alle reti subite, che vedono tuttora la formazione di Di Francesco al 5° posto in questa graduatoria con 12 gol incassati in 13 partite. Ma l’essere meno zemaniano del Sassuolo si sta confermando un dato di fatto anche per la contrapposizione a quello che è da sempre stato il credo del boemo e che Di Francesco ha fatto proprio, cioè pensare a segnare un gol in più degli avversari anziché a subirne il meno possibile. Non tanto un merito, in questo caso, quanto un limite. Nelle ultime 7 partite, infatti, i neroverdi hanno segnato appena due gol su azione, circostanza che quasi mai si è verificata da quando Di Francesco siede in panchina. Mai come oggi il Sassuolo dai meccanismi offensivi ben oliati, quello capace di mettere in difficoltà qualsiasi retroguardia con il proprio tridente delle meraviglie, si è trovato in crisi per quanto riguarda le azioni manovrate dalla trequarti in su.

Un dato reso ancor più eloquente dal confronto con le prime 6 gare, quando i neroverdi avevano segnato la bellezza di 9 reti, tutte su azione, mandando in gol ogni attaccante ad eccezione di Berardi e Falcinelli. Questo fino alla sfida con il Chievo del 27 settembre, pareggiata per 1-1 grazie al gol di Defrel. Poi, nelle successive 7 giornate, tutto è cambiato: dalla trasferta di Empoli a quella di domenica scorsa con il Genoa sono arrivate 2 sole reti su azione, quelle di Missiroli con la Lazio e Sansone con il Carpi, mentre le restanti 4 da palla inattiva: un rigore di Berardi, due punizioni dello stesso Berardi e di Sansone e la rete di Acerbi con il Genoa sugli sviluppi di un corner.

Non è un caso che anche il rendimento della squadra ne abbia risentito, come dicono le prime 3 sconfitte stagionali a fronte di 1 pareggio e 2 vittorie. Il Sassuolo, quinto per reti subite, è decimo per quelle segnate, fatto – come detto – davvero inusuale nell’era Di Francesco. Ed ora starà proprio al tecnico provare a risvegliare il proprio attacco, per far rivedere quella fase offensiva che da sempre è stata una delle migliori proposte in serie A. L’assenza per squalifica di Berardi, in tal senso, non aiuterà, ma il Sassuolo ha tante frecce nel proprio arco pronte a mettersi in luce anche quando manca il compagno di maggiore talento, come dimostrato ad inizio stagione quando Berardi è rimasto fuori per infortunio.