Proseguono in questi giorni gli interrogatori ai giovani accusati di aver schiantato tre mini bus contro la scuola Meucci di Carpi. Per i vandali sono aumentate le accuse
La Procura dei minori ha contestato anche il reato di interruzione di pubblico servizio ai tre vandali minorenni, che lo scorso 21 aprile a Carpi rubarono dal deposito Seta della città dei Pio cinque minibus, per poi utilizzarli prima come autoscontri e poi decidendo di schiantarne tre contro l’istituto Meucci. La contestazione ai tre ragazzi, che si trovano in comunità rispettivamente a Parma, Bologna e Imola, si associa a quelle di guida senza patente, danneggiamento, furto continuato e aggravato. La nuova accusa è scattata perché a causa dei gravi danni subiti la scuola è rimasta chiusa agli studenti per ben tre giorni. La notte brava dei tre vandali lo scorso 21 aprile ricordiamo provocò mezzo milione di euro di danni, che le famiglie dei coinvolti saranno chiamate a risarcire. Intanto in queste ore stanno proseguendo gli interrogatori: ieri sono stati sentiti due dei tre minori. Vista la situazione, l’avvocato Di Frenna che assiste i tre giovani coinvolti nel triste episodio, si sta preparando a chiedere per i propri clienti il rito abbreviato.






































