Nella giornata internazionale della donna i temi dei diritti femminili e della lotta alla violenza di genere sono stati al centro del tavolo delle istituzioni. La Regione firma il Patto di Modena per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne
L’8 marzo, giorno della Festa della Donna, i diritti femminili sono al centro della riflessione. Nel corso degli anni le donne sono riuscite a conquistarsi faticosamente uno spazio e ad acquisire gli stessi diritti degli uomini in diversi ambiti, ma tanta è ancora la strada da fare. Ne sono consapevoli anche le istituzioni, che in occasione della giornata della donna hanno organizzato un incontro pubblico per trattare il tema della disparità di genere e per parlare del “Patto di Modena per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne, in applicazione della convenzione di Istanbul e sulla base della legge per la Parità della Regione Emilia-Romagna”, già approvato dalla Provincia di Modena e firmato per conto della Regione da Roberta Mori. Un patto che ha come fine la promozione di politiche attive per fare in modo che le pari opportunità tra uomini e donne non rimangano solo oggetto di parole, sia in ambito domestico, che in ambito lavorativo, politico e sociale. L’Emilia Romagna, con il 62% di occupazione femminile, è una delle regioni con più alto tasso di lavoratrici in tutta Europa, eppure le differenze tra uomini e donne non si possono dire appianate sulla base di questa percentuale. Sono ancora molte le disparità di genere, testimoniate dall’elevato numero di denunce per discriminazioni fatte dalle donne in ambito lavorativo. Sono state 10 le segnalazioni dall’inizio del 2018, 4 fanno riferimento a molestie subite da colleghi
Nel video l’intervista a:
– Caterina Liotti, Consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità
– Barbara Maiani, Consigliera di parità della Provincia






































