Dopo sei furti in pochi mesi da parte dei malviventi che si sono trovati di fronte anche gli anziani, alla residenza protetta San Giovanni Bosco arrivano telecamere e sensori volumetrici

Dopo ben sei furti subiti, alla casa di riposo San Giovanni Bosco arriva finalmente la video-sorveglianza. Chissà se frenerà i ladri, ma intanto è un provvedimento che dovrebbe rallentare l’escalation criminale che in estate ha interessato la struttura di via Morselli. La residenza, gestita da una fondazione su affidamento del Comune di Modena, ospita una settantina di anziani e di notte è stata visitata in sequenza dai ladri che si sono introdotti con facilità dopo aver forzato una porta.

Più che il bottino, rappresentato dai soldi delle macchinette di bevande e snack, a preoccupare è la frequenza con la quale i criminali violano la casa protetta, mettendo anche a rischio la sicurezza del personale socio-sanitario e dei pensionati, che dormono ai piani superiori. In un’occasione infatti un malvivente si era praticamente introdotto nella stanza di un anziano, forse a caccia di oggetti personali custoditi nella camera.

Alla luce di tutto questo,  e riscontrato che l’allarme non basta più, è stato deciso di collocazione di telecamere di video-sorveglianza, oltre a sensori volumetrici sulle porte e a una recinzione perimetrale. Sperando che tutto questo serva a tenere lontani i ladri e garantire la sicurezza degli ospiti e del personale.