Confesercenti mette in guardia dalle vendite in strada di frutta e verdura. Rischi sia per i clienti sia per i commercianti tradizionali, che lamentano una concorrenza sleale da parte dei produttori

Merce esposta all’inquinamento e non sottoposta a controlli come nei negozi tradizionali, poca o nessuna garanzia di provenienza e qualità, e concorrenza sleale nei confronti dei commercianti tradizionali. Sono queste le insidie che per Fiesa Confesercenti si nascondono dietro al commercio di prodotti ortofrutticoli dal produttore al consumatore, direttamente in strada o con camion nemmeno tanto attrezzati. La categoaria dei commercianti di ortofrutta denuncia i danni al settore provocati da una deregulation che dalla liberalizzazione introdotta dal governo monti consente ai produttori di trasformarsi di fatto in commercianti senza esserlo e senza essere sottoposti a regoli e controlli riguardanti il commercio tradizionale. Una recente norma imporrebbe ai produttori che vendono in strada di distinguere la merce stessa per qualità indicandola al consumatore.

Nel video l’intervista a Daniele Mariani, Presidente Fiesa-Confesercenti