Svolta nelle indagini sulla strage di Corinaldo. In manette sette giovani modenesi appartenenti ad un sodalizio criminale dedito a furti e rapine all’interno di locali da ballo

Sono tutti modenesi i giovani arrestati dai Carabinieri perché ritenuti responsabili della strage di Corinaldo avvenuta la notte dell’8 dicembre scorso presso la discoteca Lanterna Azzurra. Quella notte persero la vita 5 ragazzini tra i 14 e i 16 anni e una mamma che accompagnava la figlia di 11 anni. Nella tarda serata di ieri i militari del Comando Provinciale di Ancona, unitamente a quelli di Modena, Genova e Ravenna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei 7 soggetti, tra i 19 e i 21 anni, ritenuti responsabili di “Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine”, e sei di loro anche di “Omicidio preterintenzionale”, “Lesioni personali” e singoli episodi di “Rapine e Furti con strappo”. Le indagini hanno permesso di stabilire che i giovani erano appartenenti ad un sodalizio criminale dedito a furti e rapine all’interno di locali da ballo. Quella notte infatti presso la Lanterna azzurra: sei di loro, hanno messo in atto delle rapine ai danni di cinque giovani e un furto con strappo di collane in oro. Poi per guadagnarsi la fuga hanno spruzzato in aria lo spray urticante generando il panico incontrollato degli avventori del locale. Complessivamente sono 12 i colpi accertati messi a segno dai sette giovane ma sono un centinaio quelli sui quali sono ancora in corso le indagini, compiuti in tutta l’Emilia Romagna, tra cui anche alla discoteca Khy e a Ponte alto, fino alla Riviera ma anche nelle province di Venezia e Verona. La refurtiva veniva poi consegnata ad un “compro-oro” di Castelfranco Emilia il cui titolare, un 65enne, anch’egli destinatario di provvedimento restrittivo, garantiva una rapida monetizzazione dei monili rubati. I proventi illeciti, potevano aggirarsi intorno ai 15.000 Euro al mese all’incirca per un totale di 500 grammi di oro al mese.