Avevano partecipato al pestaggio ai danni di un Carabiniere durante una manifestazione a Piacenza. I due imputati, tra cui il modenese Lorenzo Canti, in Corte d’Appello hanno ottenuto uno sconto di pena

Hanno ottenuto uno sconto di pena dalla Corte d’Appello di Bologna il modenese Lorenzo Canti e Giorgio Battagliola, rispettivamente di 23 e 29 anni, entrambi coinvolti nel pestaggio del brigadiere capo dell’Arma Luca Belvedere, avvenuto durante il corteo antifascista contro l’apertura di Casa Pound a Piacenza. La sentenza ha condannato il modenese Canti a 3 anni di reclusione anziché 3 anni e 6 mesi come stabilito in primo grado di giudizio e il valsusino Battagliola a 3 anni e sei mesi di reclusione invece che 4 anni e 6 mesi. Era il 10 febbraio del 2018 quando, nel corso di un corteo antifascista, il brigadiere fu ripetutamente colpito con un’asta metallica oltre che preso a calci e pugni riportando una grave frattura alla spalla e contusioni sparse per una prognosi di tre mesi. Per l’aggressione al militare, avvenuta quando il corteo aveva sfondato il cordone di sicurezza è stato condannato anche un terzo imputato l’egiziano Moustafa Elshennawi, che dovrà scontare 4 anni e 8 mesi, pena inflitta con il rito abbreviato. Ora la Corte d’Appello di Bologna ha ridotto la pena inflitta ai due imputati, ma ha confermato il risarcimento nei confronti del Comune di Piacenza che si era costituito parte civile in quanto in quell’occasione era stata lesa l’immagine del bene pubblico sicurezza e ordine pubblico.