Con l’accordo raggiunto in Italpizza si sono ricreate le condizioni anche politiche per potere procedere con il progetto di ampliamento da 25 milioni di euro legato al nuovo stabilimento che nascerà nell’attuale area di San Donnino. Ma CGIL avverte, la pace sociale non può essere barattata con i diritti dei lavoratori

Nelle settimane più critiche degli scontri davanti ai cancelli Italpizza, della spaccatura del fronte sindacale e delle divisioni politiche in consiglio comunale, il rischio paventato dall’azienda era quello di una rinuncia al superinvestimento da 25 milioni di euro legato all’ampliamento da 120.000 metri quadrati adiacente all’attuale complesso produttivo di san donnino. CGIL, da alcuni mesi rientrata al tavolo di trattativa a condizioni di riaprire la discussione sul passaggio dal contratto multiservizi al contratto nazionale alimentaristi oltre all’impegno da parte dell’azienda ad internalizzare i lavoratori ora in appalto nelle cooperative cofamo ed evologica, oggi che l’obiettivo è stato raggiunto plaude al risultato

Erminio Veronesi

Segreteria CGIL Modena

Una pace sociale che crea ora quel clima di maggiore serenità, con riflessi anche sul fronte politico ed istituzionale, necessario anche per procedere con i nuovi investimenti in ballo. L’autunno già dalla riapertura del consiglio comunale, prevede l’importante via libera al nuovo insediamento. Che una volta ottenuto consentirà l’avvio del cantiere già entro la fine del 2019, per terminare entro 18 mesi, entro la primavera 2021. Ma su questo punto il sindacato avverte

Erminio Veronesi

Segreteria CGIL Modena