Un gruppo di ragazzini ha preso di mira un negozio etnico in pieno centro storico, in via Cardinal Morone. Il titolare, un giovane pakistano, è stato aggredito e rapinato

Riprese dal telefonino di un residente le immagini drammatiche dell’aggressione di un gruppo di ragazzi nei confronti del titolare, originario del Banghladesh di un mini-market aperto, nonostante fossero passate le 2 di notte, in via Cardinal Morone. Finale di una sequenza di violenza iniziata pochi minuti prima quando il gruppo di ragazzi, alcuni stranieri alcuni italiani, molti dei quali in bicicletta nella loro scorribanda notturna per le vie del centro entrano nel piccolo negozio. All’interno c’è solo il titolare. Con arroganza e sfrontatezza diversi di loro prendono dagli scaffali, generi alimentari biscotti, bevande varie ed una bottiglie di Jin e reagiscono aggredendo a parole il proprietario nel momento in cui intima loro di pagare e andarsene. Uno di loro ha una sportina con all’interno varia merca e si allontana in bicicletta. Il titolare fugge fuori ma uno di loro lo spinge e libera la strada agli altri. Il titolare tenta di reagire alla razzia ma genera la reazione del ragazzo, che lo mette al muro e lo colpisce.

Il ragazzo si allontana a piedi insieme al gruppo. Inconsapevole che qualcuno in quel momento lo sta filmando e che quelle immagini saranno poco dopo a disposizione della Volante presente in zona che allertata da alcuni residenti si mette subito alla ricerca del gruppo. Due di loro saranno rintracciati in via Emilia. Hanno 17 e 15 anni. Uno di loro, oggi maggiorenne, ha in tasca anche un cutter. Il titolare del negozio è scosso, ha una ferita da escoriazione causata da un graffio dell’aggressore, ma rifiuta il trasporto all’ospedale, viene accompagnato in questura e dalla fotosegnalazione riconosce i due accusati di rapine, poi accetta le cure dei sanitari. Brutta avventura che oggi gli ha tolto la forza di aprire il negozio. E’ stanco e provato ci racconta il connazionale amico che ha aperto l’attività al posto suo, certe cose non dovrebbero succedere. Tanta violenza è inconcepibile.