Iniziano oggi gli esami orali della maturità a firma Bussetti: tra le novità più radicali, la sostituzione della tesina con la relazione sull’esperienza di “alternanza scuola-lavoro”

Incominciano oggi i maturandi del 2019 a confrontarsi con l’ultima prova prevista per completare il percorso degli studi superiori e saranno i primi a non presentare l’ormai tradizionale tesina: il percorso multidisciplinare, pensato dallo studente, portato a testimonianza dell’autonomia intellettuale raggiunta nei cinque anni di studi e dunque, a livello simbolico, la piena legittimazione all’ingresso nel mondo adulto. Tale rito di passaggio è quest’anno sostituito dalla relazione sull’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro e dalla verifica delle conoscenze su cittadinanza e Costituzione, in cui si potrebbe intravvedere la medesima intenzione di sancire un passaggio dai tempi della scuola a quelli del mondo adulto, fatto di responsabilità e coscienza di diritti e doveri. Ma non di solo rito si compone l’esame di maturità, che seppur tra mille critiche interne ed esterne al mondo scolastico, rimane l’ultimo step di un percorso di studi ed è quindi concepito come verifica dei risultati raggiunti in termini di apprendimento. A questo fine, i maturandi sosterranno un’interrogazione multidisciplinare, che avrà ad oggetto il tema sorteggiato dallo studente, tra quelli proposti in busta chiusa dal Presidente di Commissione. Questa forse la parte più temuta dell’orale, in quanto prevede domande incrociate da parte della Commissione, su un argomento che ha carattere di totale imprevedibilità. Ciò a dire quanto l’elemento aleatorio abbia parte importante anche nei contesti istituzionali e quanto su ogni esito, nella scuola come nella vita, la fortuna giochi un ruolo non trascurabile. Anche questa, in fondo, è una lezione di cui fare tesoro.