Blitz antidroga questa mattina all’alba da parte della Polizia di Stato di Modena, nell’ambito dell’operazione intitolata “Fossalta”. Nel mirino due bande di albanesi, che gestivano nel territorio attività legate alla prostituzione e agli stupefacenti. Una ventina le donne in condizioni di schiavitù

Un giro di affari basato su prostituzione e droga che fruttava oltre 180 mila euro al mese è stato smantellato dalla Polizia di Stato di Modena nell’ambito di un blitz antidroga avvenuto questa mattina all’alba in vari appartamenti nelle zone di San Damaso, via Emila est, Castelfranco Emilia e Rubiera.  L’operazione denominata ‘Fossalta’ ha permesso di individuare due bande di albanesi che gestivano nel territorio attività legate alla prostituzione e agli stupefacenti e che coinvolgevano centinaia di clienti provenienti da tutta l’Emilia-Romagna. Le vittime erano una ventina di donne dell’Est, irregolari nel territorio italiano, molte delle quali assoggettate con l’uso di metodi violenti. La Polizia di Stato su ordine della Procura di Modena ha emesso dodici ordinanze di misure cautelari nei confronti di cittadini di nazionalità albanese, tutti senza permesso di soggiorno, ritenuti responsabili, a vario titolo, di una serie di reati che vanno dal tentato omicidio, al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, alla cessione di sostanze stupefacenti, in particolare nella zona est di Modena. L’indagine ha avuto origine dalla sparatoria avvenuta tra due autovetture in via Emilia Est, località Fossalta, il 5 aprile dello scorso anno quando intorno alla mezzanotte erano stati esplosi alcuni colpi di pistola. L’episodio era stato immediatamente inquadrato dagli inquirenti come legato a contrasti nella gestione del territorio tanto da portare il gruppo criminale a dividersi in due fazioni.

Nel video l’intervista a Salvatore Blasco, Dirigente Capo Squadra Mobile di Modena