Il Pil dell’Emilia Romagna passerà dall’1,4% del 2018 ad appena uno 0,7% nel 2019. Sono queste le previsioni che emergono dall’Indagine Congiunturale di Confindustria, Unioncamere e Intesa San Paolo presentata oggi a Bologna

L’Emilia Romagna continua a essere ai vertici della crescita italiana ma in un Paese in recessione tecnica e un panorama mondiale incerto, le prospettive future sono preoccupanti. Questo il riassunto dell’indagine congiunturale sul terzo trimestre e sull’intero 2018, e sulle previsioni per il 2019 dell’industria manifatturiera presentato oggi a Bologna da Confindustria, Unioncamere e Intesa San Paolo. Quello appena trascorso è stato un anno caratterizzato da un forte rallentamento del Pil regionale che nel 2019 continuerà a calare fino a tornare al pari di quello del 2007. Nel corso del 2018 ha frenato anche il ritmo dei prestiti all’industria e sono peggiorate le condizioni di accesso al credito, in particolare nell’ultima parte dell’anno. Solo l’export mantiene livelli elevati, ma le tensioni tra USA e Cina fanno stare gli investitori sull’attenti. In questo scenario gli industriali auspicano che il governo torni a mettere al centro il rilancio dell’economia. Un rilancio che per Confindustria, non può passare solo per la flat tax.

 

Nel video l’intervista a Pietro Ferrari, presidente Confindustria Emilia