Il nocino e liquore tradizionale in molti Paesi europei, dall’Inghilterra alla Russia. Se ne fanno infinite varianti: per esempio, in Italia, solo nella città di Modena (patria del nocino italiano) se ne conoscono almeno una ventina

Le origini del nocino non sono certe e si perdono in un racconto incerto fra storia e leggenda. La preparazione del Nocino è spesso legata a miti che a loro volta si devono alle storie riguardanti streghe ed incantesimi che da sempre accompagnano il noce. Non è un caso che tradizionalmente la preparazione delle noci, che venivano raccolte a giungo, terminasse il 31 ottobre, alla vigilia di Ognissanti.Leggende a parte,sicuramente l’uso di ricavare un liquore dalla lavorazione delle noci e’ una tradizione antica e che riguarda tuttora numerosi paesi in Europa, dagli Urali all’Inghilterra. Alcuni documenti romani antichi, ad esempio, raccontano di come i Pitti,una confederazione di tribu’ che abitavano da prima dell’invasione romana parti del territorio che ora fa parte della Scozia, avessero l’abitudine di trovarsi nelle sere estive per bere uno scuro liquore a base di noci. L’entrata di questo liquore in Italia, prima nella zona del Sassello, in Liguria, e poi nel modenese, si deve probabilmente alla Francia, dove era presente questo tipo di liquore. Oggi il nocino e’un prodotto celebrato e apprezzato,soprattutto nella provincia modenese, dove e’ tradizionale.A difendere questa tradizione ci pensa, dal 1978 l’Ordine del nocino modenese con sede a Spilamberto.Ogni anno,in oltre, a fine giugno, tra le varie manifestazioni,viene organizzata a Castelfranco Emilia “Nocinopoli” una giornata completamente dedicata a celebrare il Nocino.

Nel video l’intervista a Massimo Toschi, Amministratore Delegato di Toschi