Nel momento di difficoltà vissuto dal Modena c’è un dato che parla chiaro: la squadra di Bollini nelle ultime due gare non è riuscita a segnare su azione. Contro il Pavia l’attacco dovrà tornare a sbloccarsi
Ci sono tante ragioni per cui una vittoria non può arrivare: sfortuna, errori, decisioni arbitrali discusse e tanti altri fattori che nel gioco del calcio fanno la differenza. Nella mini-crisi del Modena, però, il dato che più balza agli occhi è lo zero alla voce gol segnati su azione. Ai canarini era successo una sola volta di restare a secco per due gare consecutive, la trasferta di fine 2018 contro il San Marino e quella di inizio 2019 a Carpaneto Piacentino, con un solo punto conquistato che aveva fatto saltare la panchina di Apolloni. Nel momento più importante della stagione, la produzione offensiva del Modena si è tornata ad inceppare: i canarini sono rimasti a bocca asciutta per la prima volta al Braglia contro il Classe, mentre a Carpenedolo contro il Calvina il gol del pareggio è arrivato grazie al rigore che Letizia si è procurato e ha poi trasformato. In 180 minuti il Modena non ha trovato la via del gol su azione, circostanza quasi paradossale alla luce di quanto visto prima della sosta, in particolare quando la formazione di Bollini era riuscita ad aggiudicarsi i big match contro Fanfulla e Fiorenzuola segnando complessivamente sette reti e subendone zero. Cosa sia potuto accadere per un’inversione così brusca di rotta lo dovranno capire prima di tutto i giocatori, certo è che contro il Calvina – al netto di decisioni arbitrali controverse – il Modena ha sprecato in maniera clamorosa almeno cinque occasioni costruite palla al piede. Il momento no improvviso in fase realizzativa ha colpito anche il capocannoniere Carlo Ferrario, rimasto a secco proprio nelle ultime due gare dopo aver segnato a ritmi record nelle precedenti gare della gestione Bollini. Contro un Pavia in crisi, il Modena dovrà necessariamente tornare a sbloccarsi per conquistare i tre punti.






































