Una banda di ladri spregiudicati è stata tratta di arresto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e dal personale della Squadra Mobile di Cuneo, con il supporto delle Forze dell’Ordine modenesi. Dalle indagini è emerso che i malviventi avevano il loro covo a Modena e agivano indisturbati nelle province limitrofe

Si erano procurati una sicura sistemazione logistica in un appartamento di Modena, dove si rifugiavano dopo aver commesso i reati predatori nelle province limitrofe. Si tratta di 7 soggetti tratti in arresto nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, al termine di una imponente operazione congiunta tra un centinaio di uomini della polizia e dei carabinieri di Cuneo con il supporto della Questura e dell’Arma di Modena. Le indagini hanno permesso di fare emergere la totale spregiudicatezza e pianificazione accurata con cui gli indagati mettevano in atto i loro furti. I malviventi, tutti nomadi sinti pregiudicati sono ritenuti gli autori di una rapina e di 22 furti in abitazione commessi tra le province di Cuneo, Cremona, Reggio Emilia, Piacenza e Mantova. Per garantirsi la buona riuscita dei colpi, si presentavano presso gli obiettivi prescelti utilizzando segni distintivi in uso alle Forze dell’Ordine, come pettorine, cappelli e tesserini di riconoscimento falsificati, così da guadagnarsi la fiducia delle vittime e assicurarsi infine una fuga indisturbata per poi rifugiarsi nel loro appartamento nel modenese. Gli arrestati, non avevano alcun tipo di impiego lavorativo lecito, ma con il profitto delle razzie compiute riuscivano ad arrivare ad un guadagno mensile di oltre 25 mila euro a testa. 4 di loro sono stati accusati anche di Associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei gravi reati documentati.