La scrittura come evasione, il concorso letterario Sognalib(e)ro, dedicato ai detenuti, e iniziato ad agosto, giunge ormai al termine. Venerdì 8 febbraio la cerimonia di premiazione dei vincitori
Utilizzare la scrittura come gesto di libertà e per creare un ponte tra i detenuti e la società, per un percorso di riabilitazione che vede come protagonista la letteratura. Sognalib(e)ro è il nome del concorso letterario per detenuti che prende il via in dieci carceri di tutta Italia. Una competizione a colpi di dattiloscritti che dà ai carcerati la possibilità di esprimersi. Il concorso, che si divide in due parti, vedrà prima i detenuti essere giudici di una rosa di 3 romanzi e poi scrittori e una giuria di esperti valuterà i loro dattiloscritti e il vincitore verrà pubblicato dall’editore Giunti. La cerimonia di premiazione è fissata per venerdì 8 febbraio al teatro delle Passioni di Modena, a conclusione di un percorso che ha già dato molti riscontri positivi.
Nel servizio le interviste a:
– Marco Bonfiglioli, Dirigente del PRAP
– Giordano Bruno Ventavoli, Giornalista e ideatore del premio






































