La Lega è pronta a rivolgersi alla Procura per fare chiarezza sull’assegnazione della bonifica dell’ex Amcm. Il Carroccio sostiene la tesi dell’irregolarità del bando e chiede a gran voce di ritirarlo per farne uno nuovo

“O il Comune di Modena ritira il bando, oppure l’ultima parola, in questa vicenda, spetterà alla Procura della Repubblica”. Sono perentorie le parole usate dalla Lega in una nota stampa. Oggetto del comunicato è di nuovo la bonifica dell’ex Amcm, per cui ora il Carroccio, pronto anche a presentare un esposto, chiede che venga fatto un nuovo bando. Una posizione ferma, che deriva dalle note preoccupazioni riguardo a chi dovrà coprire i costi della bonifica ambientale del sottosuolo dell’ex Amcm, in cui è molto probabile si trovino sostanze altamente inquinanti. Il bando del Comune lasciava intendere che la spesa dovesse essere totalmente a carico dell’impresa, ma il Consorzio che si è aggiudicato la gara ha posto la sua condizione, ovvero quella di coprire i costi entro e non oltre un tetto massimo di 500mila euro. Un fatto inaccettabile per la Lega, che sottolinea come questa condizione vada contro quanto prescritto dal bando, violando la par condicio a tutti gli interessati alla gara. “È parimenti inaccettabile” si legge nella nota della Lega, “che il Comune di Modena, evidentemente desideroso di esibire l’inizio del progetto in campagna elettorale, abbia accettato quella offerta”. Da qui la richiesta del Carroccio di indire un nuovo bando, altrimenti il gruppo consigliare è pronto a chiedere chiarezza direttamente in Procura.