Fine anno e tempo di bilanci anche per la serie A. Quattro punti in più rispetto alla passata stagione, un gioco capace di divertire e di vincere su ogni campo, e vittorie prestigiose fanno del 2018 per il Sassuolo un anno da incorniciare
Si è chiuso nel modo peggiore per il Sassuolo un 2018 che, a conti fatti, è stato in realtà un anno da incorniciare per i neroverdi. Non certo paragonabile all’ultima annata con Di Francesco al timone, che per la prima volta nella sua storia portò il Sassuolo in Europa, ma sicuramente dodici mesi carichi di emozioni, punti e vittorie importanti. Il Sassuolo di fine dicembre 2017 aveva da pochi giorni esonerato l’eterna promessa Cristian Bucchi per affidarsi all’uomo delle salvezze difficili: quel Giuseppe Iachini che, il 30 dicembre, portò il Sassuolo a pareggiare all’Olimpico contro quella Roma che avrebbe poi raggiunto la semifinale di Champions League. Il Sassuolo di oggi, in soli tre giorni, ha subito nove reti, tre proprio con la Roma di Di Francesco ed addirittura sei con l’Atalanta, segnandone solamente due, ma dall’alto dei suoi 25 punti in classifica si ritrova a più quattro rispetto alla scorsa stagione, strizzando l’occhio all’alta classifica mentre dodici mesi fa ancora navigava nelle pericolose paludi della zona retrocessione. Il Sassuolo quest’anno in diciannove partite ha segnato trenta reti, una in più di quelle totalizzate nel corso di tutto il campionato passato che si chiuse con un mortificante meno trenta in media inglese, contro l’attuale meno due. Tra il primo Iachini e l’ultimo De Zerbi c’è un anno fatto di vittorie importanti, come quella a San Siro contro l’Inter l’ultima giornata dello scorso campionato o quella casalinga sempre contro i nerazzurri tanto invisi al patron Squinzi all’inizio di quello in corso. Un Sassuolo che ha saputo imporre il proprio gioco, con De Zerbi al timone, in buona parte degli stadi di serie A, capace anche, però, di scivoloni improvvisi tra le mura amiche, come la gara di sabato con l’Atalanta o il pareggio riacciuffato in extremis dalla Fiorentina. In questa pausa invernale De Zerbi e la dirigenza avranno il compito di colmare le lacune facendo, magari, ricorso a quel mercato che inizia ufficialmente giovedì e che terminerà solamente a fine mese.






































