Frena la produzione e l’export del settore ceramico dopo cinque anni di crescita continua. I dettagli sono stati illustrati nel consuntivo di Confindustria Ceramica nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa. Ad incidere, uno scenario di incertezza sia a livello nazionale che internazionale
Dopo 5 anni di crescita, il settore della ceramica subisce una battuta d’arresto. Un rallentamento che nelle percentuali segna un meno 2,7 per cento sul mercato nazionale e un meno 3 per cento per l’export in quello mondiale. Tradotto in altri numeri, si parla di circa 4500 dipendenti in cassa integrazione per un mese, mentre alcune aziende hanno scelto di allungare di due settimane la tradizionale fermata produttiva nel periodo di Natale, per evitare un eccessivo cumulo di scorte. È questo ciò che più salta all’occhio nel consuntivo relativo al 2017 di Confindustria ceramica, presentato oggi alla stampa nella conferenza di fine anno. Uno stop alla corsa della produzione, delle vendite e dell’export dovuto, risponde il presidente Giovanni Savorani, a uno scenario di incertezza mondiale, che tuttavia non ha frenato gli investimenti. Critico il giudizio anche nei confronti della legge finanziaria del governo italiano. Confindustria ceramica continua nel percorso intrapreso sul fronte della formazione di tecnici specializzati, oltre a mettere in campo nuovi metodi di promozione del prodotto ceramica per far fronte alla concorrenza di materiali alternativi che trovano sempre più spazio sul mercato.
Nel video l’intervista a Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica






































