Questa mattina davanti al carcere minorile del Pratello gli avvocati difensori del 16enne reo confesso hanno fornito aggiornamenti sulle condizioni del minore. Il ragazzo è pentito e sembra aver capito la gravità della situazione

È scosso e pentito, e si rende conto della gravità della situazione. Queste le parole riferite dagli avvocati del 16enne reo confesso dell’omicidio di Giuseppe Balboni alla stampa dopo alcuni giorni dalla convalida del fermo. Il minorenne dallo scorso giovedì si trova nel carcere minorile del Pratello con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi e dall’occultamento di cadavere. I genitori del giovane hanno scritto una lettera alla famiglia di Balboni chiedendo perdono per quanto accaduto e rispetto ai media nei confronti della loro privacy. Parlano di una vicenda dalla gravità inenarrabile che nel giro di qualche minuto ha sconvolto e devastato due famiglie. Da una parte il dolore dei genitori del 16enne di Zocca che hanno perduto per sempre un figlio, e dall’altra anche la loro disperazione e i sensi di colpa per una vicenda troppo difficile da superare senza lasciare strascichi. Al momento il minore resta in carcere e sembra che la sua ricostruzione secondo la quale avrebbe reagito per difesa sia stata confermata, anche e però ancora non è stato rinvenuto il coltellino con cui Balboni si sarebbe presentato nell’abitazione a Tiola di Castello di Serravale il 17 settembre scorso e con il quale avrebbe minacciato il cane del coetaneo bolognese. La difesa ha parlato di una gravità indiziaria granitica aggiungendo che non verrà richiesto il riesame contro la misura cautelare.