A quasi un anno dall’attentato sulla Rambla a Barcellona, quando un furgone piombò sui turisti provocando morti e feriti, la polizia catalana ha ricostruito la dinamica di quei terribili momenti ed è emerso che a fermare la follia del terrorista fu un modenese di nome Antonio

Un anno dopo l’attentato di Barcellona sulla Rambla emergono nuovi dettagli. Era il 17 agosto 2017 e uno dei tre terroristi che aveva appena gettato la città nel panico seminando morti e feriti, fu fermato da un turista modenese. Il suo nome è Antonio, e la polizia catalana ancora oggi lo protegge. La rivelazione è arrivata dal quotidiano locale ‘La Vanguardia’ che ha diffuso la ricostruzione di quei terribili momenti fornita dalla polizia di Barcellona. Antonio si trovava in vacanza nella capitale Europea con la sua famiglia, e stavano facendo shopping tra la folla quando improvvisamente è scoppiato il panico con l’arrivo del furgone che correva all’impazzata sui pedoni. Quando il furgone si è fermato si trovava a pochi metri di distanza dal modenese che ha deciso di non cedere alla paura e agire, così si è avvicinato con decisione al mezzo e ha tirato giù dal volante il conducente. Poi identificato come Younes Abouyaaqoub. Il terrorista, spaventato dalla reazione di Antonio, gli urla di avere addosso una bomba, di lasciarlo stare. Nonostante la determinazione di Antonio lo straniero però è riuscito a divincolarsi e a fuggire. La sua segnalazione però è stata preziosa per la polizia che nel giro di pochi giorni è riuscita a scoprire il nascondiglio segreto del terrorista situato in un paese fuori Barcellona.